di Ing. Andrea Rattacaso - Versione 1.0 ?
La distribuzione dei canali di estrazione aria inquinata va concepita imponendo un sistema a PRESSIONE NEGATIVA, ossia con il ventilatore di estrazione installato all'esterno del locale con le concentrazioni di inquinante: in questo modo l'aria che viene spinta all'esterno attraverso i canali genera un'aspirazione attraverso tutte le infiltrazioni delle giunzioni, annullando il rischio di ricircolo di inquinanti.
Negli ambienti di lavoro con un microclima di difficile gestione, spesso si devono utilizzare delle soluzioni impiantistiche specifiche. L'uso degli impianti di ventilazione può essere un'ottima mossa per diluire le concentrazione di una sostanza chimica inquinante.
Obbligato dalla legge, quando non è possibile eliminare un rischio dovuto all'esposizione di un agente chimico pericoloso, il datore di lavoro deve fare tutto il possibile per ridurlo con l'applicazione di misure preventive e/o protettive.
- nel rischio di esposizione a concentrazioni di sostanze tossiche;
- nel rischio dovuto a concentrazioni infiammabili o esplosive;
- nei casi in cui, anche in assenza di tossicità, si è di fronte a odori fastidiosi o sostanze nocive che non consentono ai lavoratori lo svolgimento delle mansioni in modo agiato.
In questi casi l'obiettivo fondamentale è uno:
la diluizione della sostanza, ossia la diminuzione della sua concentrazione nel locale interessato, al di sotto del valore limite di esposizione professionale
Per rispondere a questa esigenza esiste la ventilazione per diluizione, la quale consiste nell'effettuare un ricambio d'aria in un locale diminuendo la concentrazione dell'agente chimico pericoloso che è a contatto con i lavoratori.
È importante precisare che questo tipo di soluzione non elimina in nessun modo la sostanza pericolosa, bensì la diluisce con l'aria.
Per questo motivo è necessario considerare i seguenti aspetti prima di procedere con l'implementazione di questo tipo di intervento:
- le sostanze chimiche da eliminare devono avere un accumulo presumibilmente costante nel tempo e una dispersione uniforme nel locale da areare;
- la tossicità e la quantità degli agenti chimici non deve essere elevata;
- i lavoratori non devono trovarsi in prossimità della sorgente contaminante (altrimenti servirebbe una ventilazione localizzata);
- il contaminante da diluire non deve essere un inquinante atmosferico.
Volume di controllo utilizzato dal progettista per il bilancio di materia all'interno del locale da ventilare |
La distribuzione dei canali di estrazione aria inquinata va concepita imponendo un sistema a PRESSIONE NEGATIVA, ossia con il ventilatore di estrazione installato all'esterno del locale con le concentrazioni di inquinante: in questo modo l'aria che viene spinta all'esterno attraverso i canali genera un'aspirazione attraverso tutte le infiltrazioni delle giunzioni, annullando il rischio di ricircolo di inquinanti.
Nella figura a destra possiamo notare che, se venisse installato un ventilatore all'interno del locale dove è presente l'inquinante, si avrebbero concentrazioni alte di inquinanti in prossimità dei canali a PRESSIONE POSITIVA, a causa delle infiltrazioni di aria inquinata.
In ogni caso, i vantaggi principali rappresentati dalla ventilazione per diluizione sono i seguenti:
In ogni caso, i vantaggi principali rappresentati dalla ventilazione per diluizione sono i seguenti:
VANTAGGI
DELLA VENTILAZIONE PER DILUIZIONE
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Rapidità di intervento
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Rimozione rapida degli agenti chimici pericolosi
nell'ambiente di lavoro
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Reperibilità
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Gli impianti di ventilazione sono molto diffusi
nel mercato impiantistico
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Risparmio
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Essendo molto diffusi, i costi di installazione
sono competitivi.
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Flessibilità
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Si possono accorpare facilmente alle utility già
presenti in azienda
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Lo svantaggio degli alti costi operativi dovuti al consumo di energia elettrica, quando possibile, può essere ridotto con impianti ad energie rinnovabili (eolico, fotovoltaico, ecc...).
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