di Ing. Andrea Rattacaso - Versione 1.0 ?
Misura la massa di umidità in una massa d'aria. Indica la massima quantità di grammi di vapore acqueo che possono essere presenti in ogni kg di aria secca.
Questo tasso di umidità è stato calcolato su basi scientifiche e non può essere superato nel modo più assoluto: se si superasse tale valore il vapore andrebbe a condensare formando goccioline di nebbia.
Più l'aria è calda, più vapore acqueo è in grado di contenere.
Più l'aria è fredda, più vapore acqueo tende a condensare.
La quantità di vapore nell'aria secca dipende dal legame tra pressione e temperatura.
Tale rapporto, moltiplicato per 100, mi dà una percentuale.
È una misura che tiene conto dell'evaporazione dell'acqua che, assorbendo energia, abbassa il valore misurato con il bulbo secco.
Nella pratica, se immergiamo un termometro in acqua a 27°C, con aria a 27°C, potremo avere una misurazione di 19°C perché parte del calore del termometro serve a far evaporare l'acqua liquida nella garza investita da una corrente d'aria.
È lo stesso principio con cui la tua mano bagnata sente la sensazione di fresco se la esponi ad una brezza.
Se hai capito queste definizioni, ora forse comprenderai bene come funziona il "malanno da condizionatore".
L'aria in uscita dallo split a parete dovrebbe essere circa 10°C inferiore alla temperatura dell'aria in ingresso; poiché è altamente sconsigliato avere una temperatura di climatizzazione estiva con meno di 7°C di differenza da quella esterna e comunque mai inferiore ai 26°C, nel peggiore dei casi avrò a che fare con una corrente fredda a 15-16°C.
Concludo lasciandoti le mie raccomandazioni per goderti a pieno il tuo impianto di climatizzazione:
Come progettista di impianti tecnici, soprattutto durante le mie consulenze, sento spesso dei luoghi comuni sui climatizzatori che non hanno alcun fondamento razionale. Certamente l'aria condizionata può far male alla salute, ma solo in alcuni casi particolari.
L'uomo che vedi nella foto è Wim Hof che, grazie a yoga e meditazione, riesce a sopportare anche il freddo glaciale. La sua resistenza è così straordinaria che anche la scienza si è avvicinata a lui per studiare il suo "metodo".
Sapendo di questa tale capacità donatagli da madre natura, mi chiedo spesso come mai esistono persone che ancora oggi pensano che un climatizzatore a 27°C possa farli ammalare.
Molti pensano che sia una questione di freddo, qualcuno ha intuito che c'entra il sudore, ma pochissimi hanno capito bene come funziona il "malanno da aria fredda".
Inizio l'articolo di oggi introducendo alcuni concetti:
L'uomo che vedi nella foto è Wim Hof che, grazie a yoga e meditazione, riesce a sopportare anche il freddo glaciale. La sua resistenza è così straordinaria che anche la scienza si è avvicinata a lui per studiare il suo "metodo".
Sapendo di questa tale capacità donatagli da madre natura, mi chiedo spesso come mai esistono persone che ancora oggi pensano che un climatizzatore a 27°C possa farli ammalare.
Molti pensano che sia una questione di freddo, qualcuno ha intuito che c'entra il sudore, ma pochissimi hanno capito bene come funziona il "malanno da aria fredda".
Inizio l'articolo di oggi introducendo alcuni concetti:
Temperatura di bulbo secco
È la temperatura misurata da un comune termometro a bulbo; la misura di tale temperatura è indipendente dall'umidità dell'aria.
Umidità specifica
Questo tasso di umidità è stato calcolato su basi scientifiche e non può essere superato nel modo più assoluto: se si superasse tale valore il vapore andrebbe a condensare formando goccioline di nebbia.
Più l'aria è calda, più vapore acqueo è in grado di contenere.
Più l'aria è fredda, più vapore acqueo tende a condensare.
Umidità relativa
La quantità di vapore nell'aria secca dipende dal legame tra pressione e temperatura.
- Oltre il 100% di umidità, l'acqua liquida non vaporizza perché l'aria è satura e contiene già il suo massimo contenuto di umidità.
- Sotto il 100% di umidità, una parte di acqua liquida vaporizza spontaneamente in equilibrio con un parte di vapore che condensa.
Tale rapporto, moltiplicato per 100, mi dà una percentuale.
Temperatura di bulbo umido
È la temperatura misurata da termometro a bulbo, immerso in una garza imbevuta di acqua ed investito da una corrente d'aria.È una misura che tiene conto dell'evaporazione dell'acqua che, assorbendo energia, abbassa il valore misurato con il bulbo secco.
Nella pratica, se immergiamo un termometro in acqua a 27°C, con aria a 27°C, potremo avere una misurazione di 19°C perché parte del calore del termometro serve a far evaporare l'acqua liquida nella garza investita da una corrente d'aria.
È lo stesso principio con cui la tua mano bagnata sente la sensazione di fresco se la esponi ad una brezza.
Come agisce "il killer silenzioso"
Se hai capito queste definizioni, ora forse comprenderai bene come funziona il "malanno da condizionatore".
L'aria in uscita dallo split a parete dovrebbe essere circa 10°C inferiore alla temperatura dell'aria in ingresso; poiché è altamente sconsigliato avere una temperatura di climatizzazione estiva con meno di 7°C di differenza da quella esterna e comunque mai inferiore ai 26°C, nel peggiore dei casi avrò a che fare con una corrente fredda a 15-16°C.
Se io sono sudato e, passando vicino allo split, sul collo mi arriva una ventata a 16°C, cosa accade?Sicuramente io percepirò una temperatura inferiore, il quanto sia inferiore dipende:
- dall'umidità nella stanza:
- se l'umidità è alta, sopra il 60%, il mio sudore evaporerà con più difficoltà e quindi sentirei una temperatura di bulbo umido intorno ai 12°C;
- se l'umidità è bassa, sotto il 40%, il mio sudore evaporerà con più facilità e sentirò una temperatura di bulbo umido intorno ai 9°C.
- (I DATI SONO CALCOLATI CON IL DIAGRAMMA PSICROMETRICO)
- da quanto sono sudato/bagnato:
- se sono asciutto, sentirò la temperatura vicina ai 16°C in prossimità dello split, circa 22°C ad 1-2 metri di distanza;
- se sono sudato o bagnato invece sono guai: per una corrente d'aria a 22°C e al 40% di umidità, sentireri una temperatura di bulbo umido di circa 14°C.
- dalla distanza dal condizionatore: se sono lontano sentirò una temperatura maggiore, intorno ai 26-27°C e comunque molto vicina alla temperatura di climatizzazione dei locali.
Avrai capito qundi che non è tanto il freddo ciò che conta ma, soprattutto, l'umidità.
Come godersi il climatizzatore
Concludo lasciandoti le mie raccomandazioni per goderti a pieno il tuo impianto di climatizzazione:
- Non esagerare con le temperature di climatizzazione, non scendere sotto 28-29°C. In genere mai scendere di 7°C ad di sotto della temperatura esterna: se fuori ci sono 40°C, 33°C in casa vanno più che bene.
Anche se forse soffrirai il caldo, troverai molto beneficio quando entrando da fuori incontrerai una lieve differenza di temperatura. - Se sei molto sudato, tipo se hai fatto sport, o sei bagnato perché sei appena uscito dalla doccia, asciugati bene. Il sudore è fondamentale per raffrescare il nostro corpo ma, se incontra una corrente fredda, la nostra pelle percepirebbe uno shock termico troppo forte.
- a volte la climatizzazione non è necessaria. Se fuori ci sono 30°C, in casa basta utilizzare la funzione di deumidificazione. Con un'umidità relativa del 45% starai sicuramente bene.
Lo stesso ragionamento vale la mattina e la sera, quando il sole non è molto forte. - usa il raffrescamento passivo. La notte, se ti è possibile, tieni le finestre aperte: raffrescherai casa a costo zero e con una temperatura adeguata al nostro corpo.
Quando il giorno chiuderai porte e finestre potrai limitare l'uso dell'impianto e vivere con temperature meno stressanti per il tuo corpo.
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