21/02/15

Come scegliere l'impianto di trattamento aria più adatto alle tue esigenze

di Ing. Andrea Rattacaso - Versione 1.0 ?

Gli impianti di trattamento dell'aria oggi ricoprono un ruolo da protagonista nel panorama impiantistico. Dalle problematiche di salute alle esigenze di qualità, spesso risultano la soluzione più efficace per ogni tipo di cliente.


Oggi la qualità dell'aria è diventata un aspetto molto importante in quanto fondamentale per molti ambiti tecnici: sicurezza, efficienza energetica, produzione agroalimentare, artigianato, sanità, ecc...

Inoltre, a causa dell'aumento dell'inquinamento, la qualità dell'aria è molto peggiorata, soprattutto nelle grandi città. Come se non bastasse, si deve aggiungere anche l'inquinamento degli ambienti interni (indoor) dovuto soprattutto alla combustione nelle cucine, all'uso di prodotti chimici per la pulizia, alle abitudini dei fumatori ed ad una ‘inadeguata ventilazione.

Se tieni conto che, nei paesi industrializzati, gli esseri umani passano circa il 90% del loro tempo in ambienti chiusi, sarai d'accordo con me nel dire che oggi si presta ancora troppa poca attenzione al microclima degli ambienti in cui viviamo.

Il trattamento dell'aria ha tantissime applicazioni, oggi mi piacerebbe mostrarti quelle che secondo me sono più utili.

Tra tutte le esigenze dei clienti che mi sono venute in mente, ho individuato tre soluzioni:

ESIGENZA
SOLUZIONE CON TRATTAMENTO ARIA
Perfetta realizzazione di un prodotto che richiede parametri precisi di umidità e temperatura
Impianti di ricircolo dell'aria
Climatizzazione edifici con alta affluenza di persone (uffici di ampia superficie, alberghi, centri commerciali, sale cinema...)
Impianti di climatizzazione parziale
Climatizzazione di luoghi in cui un servizio richiede precisi parametri di umidità e temperatura (musei, sale operatorie, laboratori)
Impianti di climatizzazione totale


IMPIANTI DI RICIRCOLO ARIA

La prima esigenza è quella che nasce dal bisogno di realizzare un prodotto in ambienti con determinati parametri di temperatura ed umidità. Può essere il caso delle cantine di stagionatura del Parmigiano Reggiano o di quelle adibite all'invecchiamento di un buon Chianti Fiorentino.

possono presentarsi altre situazioni in cui dei robot devono assemblare componenti elettronici o effettuare operazioni in cui è necessaria una precisa caratterizzazione termoigrometrica (termo=temperatura; igro=umidità).

La soluzione si concretizza installando un'unità di trattamento aria che attua un ricircolo ed una purificazione mediante:
  1. filtrazione polveri;
  2. raffreddamento;
  3. deumidificazione.
Questo è un caso semplice. Raramente potrebbe essere necessario utilizzare un impianto a climatizzazione con un'unità aggiuntiva di riscaldamento, che puoi vedere nell'esempio successivo.

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE PARZIALE E/O TOTALE

Questa tipologia impiantistica è molto diffusa. Spesso si utilizza nei luoghi in cui vi è un alto flusso di persone.


Rispetto al caso precedente si aggiungono:
  • immissione aria fresca, nel senso di "nuova".
  • espulsione aria esausta (sarebbe la cosiddetta "aria viziata");
  • una camera di miscelazione, per migliorare l'efficienza energetica.
    Mandare 100% aria fresca quando fuori fa molto caldo o molto freddo porterebbe a consumi troppo elevati.
  • unità di riscaldamento, perché l'unità di trattamento aria deve anche provvedere al comfort invernale;
  • umidificatore:
Il funzionamento è il seguente:

INVERNO
  1. immissione aria fresca, fredda;
  2. miscelazione con parte dell'aria viziata prelevata dai locati, ma calda. (In questi casi si usano anche i recuperatori di calore che tratterò in un altro articolo dedicato).
  3. filtrazione polveri;
  4. preriscaldamento. Le successive unità di raffreddamento e di deumidificazione non vengono utilizzate;
  5. umidificazione. L'aria invernale riscaldata è spesso troppo secca per il comfort umano,è necessario quindi ripristinare l'umidità mancante per raggiungere la salubrità;
  6. riscaldamento, per eliminare l'eccesso di umidità.
ESTATE
  1. immissione aria fresca, calda;
  2. miscelazione con parte dell'aria esausta, questa volta più fredda;
  3. il preriscaldamento non funziona;
  4. raffreddamento;
  5. deumidificazione, perché l'aria estiva raffreddata è troppo carica di umidità;
  6. riscaldamento; per eliminare l'umidità in eccesso e modificare le temperature troppo basse.
Può essere utilizzata anche in luoghi dove si erogano servizi di alta qualità, come sale operatorie, musei. laboratori, ecc... In questi casi le temperature, l'umidità e la purezza dell'aria dovranno essere impostate con una maggiore attenzione nella regolazione.

Qualora avessi altre domande, lasciami pure un commento. Alla prossima.





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