30/01/15

L'amianto nell'acqua potabile toscana: un modo per tutelarsi

di Ing. Andrea Rattacaso - Versione 1.0 ?

Ad Ottobre 2014 sono trapelate notizie sulla presenza di fibre di amianto nelle tubazioni delle reti idriche della provincia di Firenze. Come spesso avviene in questi casi, buona parte della popolazione si è fatta influenzare senza essere consapevole dei reali rischi per la salute.

Negli anni '80 quasi tutto si faceva con un materiale miracoloso, economico, immune al fuoco: l'amianto. Questa sostanza veniva addirittura mescolata con il cemento per farne delle tubazioni da usare nelle reti idriche.

Saprai certo come è andata con la storia dell'amianto e l'ennesimo danno che potrebbe aver fatto riguarda proprio l'acqua potabile che utilizziamo quotidianamente nelle nostre abitazioni.

Se chi compra acqua in bottiglia pensa di esser stato più tutelato degli altri, purtroppo, non sa che questa misura è del tutto inutile. Al di là del fatto che è risaputo che l'acqua delle reti idriche è di qualità superiore rispetto a quella in bottiglia, in Italia non esiste alcuna legge che preveda una valutazione delle quantità di amianto.
Anche l'acqua in bottiglia contenente amianto può risultare, legalmente, compatibile con il consumo umano.
Sono certo che conoscerai, anche solo per sentito dire dai TG, l'altissima tossicità delle fibre di amianto inalate tramite respirazione. Al contrario, le indagini sull'ingestione di fibre di amianto in acqua potabile hanno portato a risultati ben diversi.

23/01/15

TOSCANA: a che serve il nuovo libretto se ancora non c'è il catasto?

di Ing. Andrea Rattacaso - Versione 1.0 ?

Il 5 Gennaio 2015 Il Fatto Quotidiano ha denunciato una situazione incresciosa riguardante le gestioni regionali dei nuovi libretti di impianto. Attualmente solo Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna sono in regola con il DPR 74/2013.



Oggi mi piacerebbe commentare un articolo del Fatto Quotidiano, sempre pronto a segnalare le stranezze del nostro paese, riguardo al nuovo libretto di impianto.

Riassumo cronologicamente quello che è accaduto fino ad ora:
  1. dal 1 Luglio 2014 tutti gli occupanti di abitazioni con impianti di climatizzazione dovevano munirsi di un nuovo libretto di manutenzione a sensi del DPR 74/2013;
  2. dopo pochi mesi i termini della legge sono stati mutati in "entro il 15 Ottobre 2014", dando così una scadenza ufficiale per mettersi in regola;
  3. nelle manutenzioni successive all'uscita della legge, i manutentori hanno provveduto ad informare ed a fornire il nuovo libretto di climatizzazione.
Ci sono però delle cose che non tutti i cittadini sanno.

16/01/15

F-Gas: perché fare al più presto la certificazione dell'azienda

di Ing. Andrea Rattacaso - Versione 1.0 ?

Dal 1 Gennaio 2015 è entrato in vigore il regolamento CE 517/2014, con tante novità nella gestione dei gas refrigeranti. Tra le più importanti c'è la "Dichiarazione per Acquisto Gas Fluorurati", che potrà essere compilata solo da chi ha i requisiti di legge.


In questi ultimi anni molti tecnici hanno dovuto certificare le proprie competenze in materia di manipolazione e gestione dei gas fluorurati.

Successivamente, con un iter più lento, anche le aziende hanno dovuto certificarsi con un piano della qualità ad hoc per il settore della refrigerazione, da presentare all'esame di un organismo di certificazione.

Nonostante siano passati quasi due anni, ci sono ancora delle aziende ritardatarie, principalmente moltissime imprese individuali. Purtroppo (o fortunatamente) ci sono delle novità in arrivo.

10/01/15

Perché il datore di lavoro è il miglior RSPP che un azienda possa avere

di Ing. Andrea Rattacaso - Versione 1.1 ?

In Italia il 49% del datori di lavoro assume anche il ruolo di RSPP; il restante 51% affida questo compito ad altri, forse pensando di avere meno responsabilità. Purtroppo però non è così e si perde una grande occasione per risparmiare soldi che potrebbero essere investiti diversamente.

Nel più recente studio sui Datori di Lavoro (DdL), commissionato dall'INAIL, circa il 49% di loro svolge anche la funzione di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Il restante 51% dei DdL si affida ad una altra persona che deve avere dei requisiti precisi, dettati dall'art.32 del DL 81/08.

Cercherò di andare subito al punto, in modo da renderti subito chiara la situazione.