Prima del DPR 151/2011, aprire un attività risultava molto più complesso di oggi. Con un attività a basso rischio, chiunque può iniziarne una semplicemente utilizzando i documenti dei progettisti e degli installatori in proprio possesso, senza utilizzare l'aiuto di un consulente aggiuntivo.
Per quanto concerne l'ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro, è spesso necessario porre particolare attenzione alla prevenzione degli incendi.
C'è chi di solito si fa assistere da un professionista per l'avviamento o messa in regola della propria attività ma, con un po' di impegno e pazienza, si può anche fare da soli buona parte del lavoro, con un conseguente risparmio economico.
La norma pilastro per la prevenzione incendi è il DM 10 Marzo 1998 ma, in questo caso specifico, è necessario consultare il DPR 151/2011.
In base a questo decreto, le attività possono suddividersi in 3 categorie:
CATEGORIA A
Attivita a BASSO RISCHIO e standardizzate |
Attività che possono provocare
rischi significativi per l’incolumità pubblica, con un limitato livello di complessità e norme
tecniche di riferimento.
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CATEGORIA B
Attività a MEDIO RISCHIO |
Attività caratterizzate da una media complessità
e da un medio rischio, nonché le attività che non hanno
normativa tecnica di riferimento e non sono da ritenersi ad alto
rischio.
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CATEGORIA C
Attività ad ALTO RISCHIO |
Tutte le attività ad alto rischio e ad alta
complessità tecnico-gestionale.
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La più importante novità di questo nuovo regolamento è che, per la prima volta, gli adempimenti sono proporzionali alla complessità del rischio.
Di conseguenza, qualora tu voglia modificare la tua attività di CATEGORIA A, basterà presentare la SCIA antincendio (Segnalazione Certificata Inizio Attività):
- allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP);
- o allo Sportello Unicoper l’Edilizia (SUE);
- o direttamente al Comando dei Vigili del fuoco, qualora l'attività non sia imprenditoriale.
Anche per quanto riguarda la creazione di una nuova attività, la procedura è molto più semplice rispetto al passato:
1 Inizio dei lavori senza alcuna autorizzazione;
2 A lavori ultimati, raccolta di tutta la documentazione che attesta la conformità degli impianti e delle strutture agli obblighi di prevenzione antincendio. Se non si possiede questa documentazione, sarà necessario pagare dei tecnici per poterla ottenere.
3 Trasmissione della documentazione tramite procedura online al SUAP comprensiva di SCIA relativa alla parte antincendio. Sarà rilasciata una ricevuta che sarà valida come autorizzazione ad iniziare una nuova attività.
4 Inizio immediato dell’attività. Entro 60 giorni partiranno controlli a campione da parte dei Vigili del Fuoco. In base a questi controlli, se si verifica una carenza di requisiti, si potrebbe andare in contro a:
- divieto di prosecuzione attività;
- obbligo di rimozione delle non conformità;
- se ci sono i presupposti, anche un procedimento penale.
Ricordo che queste informazioni, non esaustive, riguardano solo le attività di categoria A, ossia quelle con rischi bassi. Per le altre ci sono procedure leggermente più complesse.
RIFERIMENTI
- Meno carte più sicurezza - Procedure semplificate per la prevenzione incendi
- DPR 151/2011 - Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi
- DM 10 Marzo 1998 - Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro
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| Andrea Rattacaso Ingegnere chimico Iscrizione n°6750 all'Ordine degli Ingegneri di Firenze – Ingegneria Industriale, sezione B |
Nato e vissuto a Praia a Mare, (CS), attualmente
sto costruendo la mia vita ad Empoli(FI), nel cuore della Toscana.
In passato ho svolto diversi lavori: barman, cameriere,
giardiniere, venditore, docente, idraulico, manovale e purtroppo
anche il disoccupato.
Oggi faccio l'ingegnere e, mentre cerco di
sopravvivere alla crisi, mi impegno ad usare le mie competenze
tecniche per risolvere i problemi dei privati cittadini in ambito
di efficienza energetica, sicurezza ed organizzazione di piccole
imprese tecniche-edili.
Costruttività, adattamento e forte orientamento
al risultato sono i punti forti che caratterizzano il mio modo di
lavorare.
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