09/09/18

Case in legno: consigli sulla scelta degli impianti

di Ing. Andrea Rattacaso - Versione 1.1 ?

Una struttura in legno costa meno rispetto ad una in muratura, per questo motivo la spesa per gli impianti può arrivare anche al 40% del costo dell'intera casa. Vista la grande importanza, sarà necessario porre particolare attenzione alle soluzioni impiantistiche da far realizzare.

Il legno è uno dei materiali più nobili per l'edilizia in quanto consente un buon isolamento termico e un'ottima traspirazione dell'umidità. Come se non bastasse possiede buone proprietà meccaniche, di isolamento acustico e di resistenza al fuoco.

Premesso ciò, perché non costruire tutte le case in legno?

Questo tipo di strutture sono sottoposte a problematiche diverse da quelle in muratura e, se non si fa attenzione, si rischiano inconvenienti non indifferenti.

Per questo motivo il legno è un applicazione che deve essere sempre accompagnata da una progettazione e installazione di alto livello in termini di esperienza, di competenze e di strumentazione.

In genere, gli aspetti fondamentali da considerare sono due:
  • il primo riguarda la scarsa libertà che tale struttura lascia sia al progettista di impianti che all'installatore: non puoi rompere e ricostruire come se fosse semplice cemento!
  • il secondo è che la casa in legno di per sé ha un ottimo isolamento termico e il cliente deve necessariamente puntare sull'efficienza degli impianti piuttosto che alla potenza.
Detto ciò il tutto si traduce in una frase:
Nelle case in legno bisogna puntare su progettazione, installazione e componenti ottimizzati per l'efficienza energetica

L'impianto tecnico nelle case
Prima di consigliarti le migliori scelte impiantistiche, devo dirti brevemente come è suddiviso un impianto. Possiamo infatti individuare quattro sottosistemi impiantistici:

GENERAZIONE
La macchina che fornisce energia all'impianto di climatizzazione, ossia quello che modifica temperatura e umidità della casa.
REGOLAZIONE
L'insieme dei dispositivi, solitamente elettronici, che modificano temperature e/o pressione di tutto il sistema impiantistico (generazione, distribuzione ed emissione).
DISTRIBUZIONE
Tubi, canali o qualsiasi cosa che indirizzi i fluidi che trasportano calore (aria, acqua, ecc...)verso i dispositivi di emissione.
EMISSIONE
L'insieme dei terminali (termosifoni, pareti, split, pavimenti, ecc...) che cambiano la temperatura e l'umidità dell'ambiente climatizzato.


Trascurando la parte di regolazione e di distribuzione, ecco i miei consigli per i sottosistemi di generazione e di emissione:

Generazione

Prima di scegliere il generatore, è importante predisporre il tetto per assorbire l'energia solare. In commercio esistono normalmente due tipi di moduli solari:
  • MODULO FOTOVOLTAICO, per trasformare l'energia solare in energia elettrica;
  • MODULO SOLARE TERMICO, per trasformare l'energia solare in energia termica;
Dalle mie ricerche ho individuato un prodotto che, a parità di superficie di tetto sfruttata, svolge entrambe le funzioni:


Anche se oggi è una scelta che pochi fanno a causa della scarsa diffusione commerciale, consiglio fortemente i moduli termofotovoltaici perché permettono un notevole abbattimento delle spese, indipendentemente dalle scelte impiantistiche che farai.

Detto ciò, i generatori su cui ti indirizzerei sono questi:



POMPA DI CALORE
CALDAIA A CONDENSAZIONE
Costo macchina
€€€
Efficienza energetica
Con un kWh elettrico si possono mediamente ottenere più di 3kWh termici
Si è dipendenti dall'utilizzo del gas metano, il cui prezzo è in continua crescita.
Riscaldamento
Si
Si
Raffrescamento
Si
No

La pompa di calore (PDC) è sicuramente il sistema più efficiente per produrre energia, inoltre può essere utilizzata anche per la climatizzazione estiva. 

Se però non si possono spendere molti soldi e si può rinunciare alla climatizzazione estiva, la migliore scelta a buon mercato è sicuramente una caldaia a condensazione
In climi molto freddi, dove è difficile far funzionare bene una pompa di calore, la caldaia a condensazione può addirittura risultare la scelta migliore anche in termini di efficienza.

Il tutto ovviamente dovrà essere affiancato ai moduli solari termofotovoltaici.
Una PDC affiancata a pannelli solari termofotovoltaici è spesso la scelta migliore. Per climi molto freddi la PDC può essere sostituita dalla caldaia a condensazione.

NB: un'altra opzione, se si ha biocombustibile di facile reperibilità, è sicuramente la caldaia a biomassa; il discorso è molto simile a quello della caldaia a condensazione, ma con maggiori risparmi. Tratterò questo argomento in un apposito articolo.


Emissione
Se avrai la possibilità di costruire da zero una casa in legno, dubito che rinuncerai a pareti e pavimenti radianti.

Questi sistemi di riscaldamento non sono altro che normali pareti o pavimenti, dove all'interno si ha il passaggio di tubi riscaldati o raffreddati. Il loro uso, a mio parere, è consigliato nei seguenti casi:

USO CONSIGLIATO
PARETE RADIANTE
SOFFITTO/PAVIMENTO RADIANTE
Quando la suddivisione dei locali interni è caratterizzata da stanze non molto grandi e con pochi mobili
Quando esistono stanze spaziose, con molte pareti destinate alle collocazioni di arredi.

Personalmente ritengo che il passaggio nelle pareti di tubi riscaldati o raffreddati risulta la scelta più efficiente, economica rispetto al passaggio a pavimento sia per quanto riguarda l'installazione che la progettazione.


Per analogia alle pareti radianti, un'altra soluzione che consiglierei per il basso costo di installazione, sono i battiscopa radianti.

Come puoi ben vedere rispettano l'estetica degli interni e riscaldando le pareti dimostrano di avere una trasmissione del calore molto simile alle pareti radianti.

Tieni però ben presente che i sistemi radianti funzionano bene quando la casa è stabilmente abitata; in caso contrario, quando la casa è poco usata, è necessario un impianto di riscaldamento che arrivi a realizzare le condizioni di comfort in tempi brevi.


In quest'ultimo caso, se vorrai anche risparmiare, dovrai puntare su radiatori e ventilconvettori, andando a discapito di estetica e probabilmente rubando spazio utile alla tua casa.

Dove si installa l'impianto

Solitamente, nell'analizzare i metodi di posa in opera, nelle case in legno si installano questi tipi di impianto:
  • elettrico (tubi corrugati con fili elettrici);
  • meccanico (tubi con acqua o refrigerante, o canali aria);
  • speciali (tubi corrugati con fili elettici per rete dati, telefono, allarme, ecc...);
che sono i soliti che puoi trovare in tutte le case; però, come già detto, in una casa in legno non si può rompere e poi murare come se ci fossero mattoni e cemento.

Infatti, un buon progettista delle strutture dovrà concepire un edificio con gli impianti già integrati perché, a differenza delle case in muratura, non è possibile decidere a fine lavori le collocazioni tecnico-impiantistiche.

Visto che il progettista delle strutture (che di solito ha la priorità decisionale) spesso non ha la stessa competenza nella progettazione di impianti, può accadere che si costruiscano case belle esteticamente ma con problemi impiantistici; per far fronte a questo problema è necessario che il cliente favorisca le esigenze tecniche impiantistiche sacrificando qualche metro quadro della sua casa.
Quando i progettisti di impianti e strutture collaborano, è possibile integrare nell'edificio le migliori soluzioni impiantistiche senza rinunciare all'estetica
Solitamente i tubi (anche quelli che contengono i fili elettrici) vengono posati su intercapedini situate nel primo strato di isolante più interno alla casa, il quale sarà poi coperto da pannelli di cartongesso:
Stratigrafia di una parete esterna di una casa in legno

Quando tutti gli impianti saranno installati, gli addetti alla posa delle strutture in legno termineranno i lavori di rifinitura.

Scenari futuri


Se va tutto bene potrai goderti una casa confortevole e affidabile per tanti anni. Ma quali possono essere gli scenari negativi? Eccone qualcuno:
  1. progettazione impiantistica errata: la tua casa ha un clima poco confortevole, troppo caldo di estate e/o troppo freddo di inverno, annullando di fatto i vantaggi della casa in legno;
  2. sempre per lo stesso motivo, la climatizzazione della tua casa ti porta a pagare bollette del gas o dell'elettricità troppo onerose;
  3. si ha la rottura di un tubo dell'impianto idrico, il legno assorbe acqua e si gonfia mettendo a rischio l'integrità dell'intera struttura (in alcuni casi si può arrivare alla demolizione);
  4. hai necessità di aggiungere una pompa di calore o un semplice scaldabagno ma la tua casa non permette integrazioni impiantistiche (te lo ripeto, tieni presente che non sempre puoi rompere e murare come se fosse una casa in cemento).
Ce ne sarebbero altri ma, visto che non voglio fare terrorismo psicologico, mi fermo qui,

Concludo dicendoti che la progettazione di una casa in legno è una fase delicata, dove l'architetto o l'ingegnere edile possono veramente fare la differenza.
Il progettista di impianti, avendo un peso minore nelle decisioni, dovrà impegnarsi quindi a soddisfare:
  • le esigenze architettoniche, anche solo estetiche;
  • le esigenze di installazione, per velocizzare i lavori e non far lievitare i costi;
  • le esigenze del cliente, che deve avere una casa confortevole al minor prezzo possibile.
Per l'immediato futuro aumenterò il mio impegno per approfondire questi aspetti. Alla prossima.


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1 commento:

  1. Ottimi consigli, una casa in legno è sempre più problematica dal punto di vista impiantistico.

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