Ing. Andrea Rattacaso - Versione 1.0 ?
Gli estintori sono senza alcun dubbio il mezzo più utilizzato per lo spegnimento dei principi di incendio.
Se a giorni hai l'apertura della tua azienda e non hai ancora un consulente che ti aiuti con la sicurezza sul lavoro, il posizionamento degli estintori può essere un buon inizio per cominciare a masticare la materia.
Solitamente questo tipo di decisoni vengono prese dopo una valutazione dei rischi, da effettuare entro 90 giorni dall'inizio dell'attività, ma per questo caso particolare la normativa semplifica di molto le problematiche da affrontare.
Con l'articolo di oggi ti darò le informazioni necessarie per poter capire quanti estintori servono alla tua azienda.
I modi per iniziare, ragionevolmente, sono due:
Nell'esempio che vedi potrai leggere: 55A, 233B e C; la capacità estinguente di C non si indica perché per i fuochi di gas è richiesta come procedura la chiusura della valvola di intercettazione.
Per poter scegliere un estintore esistono oggi due metodi:
La prima cosa da fare è caratterizzare l'impresa in base al rischio incendio e a tale scopo ci viene in aiuto l'allegato IX del DM 10 marzo 1998, "Classificazione luoghi di lavoro per rischio di incendio":
In base a tale caratterizzazione, grazie al punto 5.2 dell'Allegato V del DM 10 marzo 1998, possiamo scegliere gli estintori:
Se ad esempio abbiamo un'autorimessa di 300 mq (Attività a rischio medio perché è contenuta nelle tabelle A e B del DM 16/8/82), si dovranno utilizzare almento 3 estintori.
Questo metodo è ideale da utilizzare con le attività soggette al controllo dei VVF asseverate prima del 2015.
Anche in questo caso è necessario caratterizzare il rischio di incendio per l'impresa interessata, con un metodo più complesso che porterà ad una spesa maggiore di estintori.
Questo perché il "Testo Unico di prevenzione incendi" permette minori investimenti in termini di strutture e impianti che colmano ampiamente le maggiori spese per l'acquisto degli estintori.
Di seguito un esempio per il calcolo della capacità estinguente per un deposito di circa 1000 mq:
In base alle capacità estinguenti calcolate (217A e 1489B), bisognerà scegliere un numero di estintori tale da coprire tale fabbisogno.
Come al solito ti ricordo che tali soluzioni si prestano bene ad attività semplici e non soggette al controllo dei VVF.
Ricorda anche che l’art. 46 del DLgs 81/08 prevede che nei luoghi di lavoro “devono essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l’incolumità dei lavoratori”.
Qualora invece ti trovassi in una situazione in cui devi investire molti soldi per un pesante adeguamento antincendio, se il progettista userà il nuovo codice di prevenzione incendi (DM 3/8/2015), sarai costretto ad acquistare un numero maggiore di estintori. In compenso avrai ottime probabilità di risparmio sulla spesa totale (muri tagliafuoco, porte, impianti di rivelazione, ecc...).
Rimango a tua disposizione per le relative consulenze in materia di prevenzione incendi.
Alla prossima.
Quando un'azienda avvia la sua attività, una delle prime domande che mi fanno per l'implementazione della sicurezza è quale sia il numero di estintori più idoneo.
ATTENZIONE ARTICOLO DEL 2018 ORMAI OBSOLETO
ATTENZIONE ARTICOLO DEL 2018 ORMAI OBSOLETO
Gli estintori sono senza alcun dubbio il mezzo più utilizzato per lo spegnimento dei principi di incendio.
Se a giorni hai l'apertura della tua azienda e non hai ancora un consulente che ti aiuti con la sicurezza sul lavoro, il posizionamento degli estintori può essere un buon inizio per cominciare a masticare la materia.
Solitamente questo tipo di decisoni vengono prese dopo una valutazione dei rischi, da effettuare entro 90 giorni dall'inizio dell'attività, ma per questo caso particolare la normativa semplifica di molto le problematiche da affrontare.
Con l'articolo di oggi ti darò le informazioni necessarie per poter capire quanti estintori servono alla tua azienda.
I modi per iniziare, ragionevolmente, sono due:
- chiami la ditta degli estintori e ti fai consigliare da loro, tenendo presente che poi potresti dover fare delle correzioni quando la valutazione dei rischi sarà terminata;
- fai, a tua responsabilità, una valutazione dei rischio incendio che ti permette di decidere il numero di estintori;
- sempre a tua responsabilità (penale), ti affidi ad un professionista competente in materia per la valutazione dei rischio incendio (con sola responsabilità professionale);
UN PO' DI DEFINIZIONI...
Asseverazione
|
Certificazione, nei modi previsti dalla legge, della verità di un
fatto, di un documento, di una dichiarazione, o della conformità al testo
originale di una traduzione.
|
|
RSPP
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
|
È la persona designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per
coordinare la sicurezza in azienda e assistere nella valutazione dei rischi.
|
|
DVR
Documento di valutazione dei rischi
|
Valutazione dei rischi aziendali documentata e con data certa, avente
valore legale.
La redazione di questo documento è un obbligo indelegabile del datore di lavoro, su cui ha sempre la responsabilità penale. |
|
Estintore
|
Apparecchio per estinguere principi d'incendio mediante spargimento
di sostanze inerti schiumogene.
|
|
VVF
Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco |
Corpo civile della Repubblica Italiana che esercita attività di
vigilanza sull'applicazione della normativa di prevenzione incendi.
|
LE CLASSI DI FUOCO
Le classi di fuoco sono le tipologie di combustione classificate dalle norme europee e per le quali si certificano gli estintori. Le classi di fuoco sono:
|
Fuochi di classe A |
Fuochi da materiali solidi: legname, carta, carbone, tessuti, trucioli, pelli, materiali che lasciano braci.
|
|
Fuochi di
classe B |
Fuochi da liquidi o solidi liquefatti: benzine, oli, vernici, lacche, alcoli, etere, xiluolo, toluolo, ecc
|
|
classe C |
Fuochi di gas: idrogeno, butano, propano, ecc.
|
|
classe D |
|
classe F |
Fuochi generati da oli e grassi in apparecchi per la cottura.
|
LA CAPACITÀ ESTINGUENTE
La capacità estinguente è il numero che precede l'indicazione della classe di fuoco e rappresenta la capacità di spegnimento (definita dallo standard di omologazione) della classe di fuoco considerata.Nell'esempio che vedi potrai leggere: 55A, 233B e C; la capacità estinguente di C non si indica perché per i fuochi di gas è richiesta come procedura la chiusura della valvola di intercettazione.
LE TIPOLOGIE DI ESTINTORE
Gli estintori più diffusi sono sintetizzati in tabella:
| ACQUA |
Si trova in alcune tipologie di estintore.
Con l'acqua si possono spegnere i fuochi di classe A e B. |
GAS INERTI
(CO2) |
Gli estintori con gas inerti, come quelli ad anidride carbonica, sono utilizza per spegnere principi di incendio senza far danni ai beni (come i quadri elettrici).
Spengono i fuochi di classe B e C. SI POSSONO USARE SUI QUADRI ELETTRICI. | |
|
Questa sostanza è costituita da acqua , liquido schiumogeno e aria o altro gas inerte.
Con la schiuma di possono spegnere i fuochi di classe A e B. Per i fuochi di classe F sono necessarie schiume speciali. | |
|
Questo estinguente è costituito da sali che inibiscono la reazione di combustione.
Sono polivalenti e spengono i fuochi di classe A, B e C. SI POSSONO USARE SUI QUADRI ELETTRICI. Per i fuochi di classe D è necessario utilizzare polveri speciali. | |
IDROCARBURI
ALOGENATI |
Sono sostanze molto affini all'ossigeno, sottraendolo alla combustione.
Anche questi possono spegnere i fuochi di classe A, B e C. |
LE NORMATIVE VIGENTI
Per poter scegliere un estintore esistono oggi due metodi:
- il vecchio DM 10 Marzo 1998, "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro";
Tale decreto è anche indicato dal DLgs 81/08, TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO, e sicuramente la scelta da preferire. - il nuovo DM 3 Agosto 2015, "Nuovo codice di prevenzione incendi", che può essere usato prima che inizi una nuova attività soggetta al controllo dei VVF asseverata con questa nuova metodologia.
METODO I - DM 10 Marzo 1998
La prima cosa da fare è caratterizzare l'impresa in base al rischio incendio e a tale scopo ci viene in aiuto l'allegato IX del DM 10 marzo 1998, "Classificazione luoghi di lavoro per rischio di incendio":
Rischio
incendio
|
Tipologie
attività
|
ALTO
|
ü
industrie e depositi di cui agli artt. 4 e 6
del DPR 175/88 e successive modifiche ed integrazioni
ü
fabbriche e depositi di esplosivi
ü
centrali termoelettriche
ü
impianti di estrazione di oli minerali e gas
combustibili
ü
impianti e laboratori nucleari
ü
depositi al chiuso di materiali combustibili
aventi superficie superiore a 20000 mq
ü
attività commerciali ed espositive con
superficie aperta al pubblico superiore a 10000 mq
ü
scali aeroportuali, infrastrutture ferroviarie
e metropolitane
ü
alberghi con oltre 200 posti letto
ü
ospedali, case di cura e case di ricovero per
anziani
ü
scuole di ogni ordine e grado con oltre 1000
persone presenti
ü
uffici con oltre 1000 dipendenti
ü
cantieri temporanei o mobili in sotterraneo
per la costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, caverne, pozzi ed
opere simili di lunghezza superiore a 50 m
ü
cantieri temporanei o mobili dove si impiegano
esplosivi
|
MEDIO
|
ü
luoghi di lavoro compresi nell'all. al DM
16.2.82 e nelle tabelle A e B annesse al DPR 689/1959 con esclusione delle
attività considerate a rischio elevato
ü
cantieri temporanei e mobili dove si detengono
ed impiegano sostanze infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi
quelli interamente all'aperto
|
BASSO
|
ü
tutte le attività non classificabili a medio
ed elevato rischio e dove, in generale, sono presenti sostanze scarsamente
infiammabili, dove le condizioni di esercizio offrono scarsa possibilità di
sviluppo focolai e dove non sussistono probabilità di propagazione di fiamme.
|
In base a tale caratterizzazione, grazie al punto 5.2 dell'Allegato V del DM 10 marzo 1998, possiamo scegliere gli estintori:
TIPO DI ESTINTORE
|
SUPERFICIE PROTETTA DA UN
ESTINTORE [mq]
|
||
RISCHIO BASSO
|
RISCHIO MEDIO
|
RISCHIO ALTO
|
|
13A – 89B
|
100
|
-
|
-
|
21A – 113B
|
150
|
100
|
-
|
34A – 144B
|
200
|
150
|
100
|
55A – 233B
|
250
|
200
|
200
|
Se ad esempio abbiamo un'autorimessa di 300 mq (Attività a rischio medio perché è contenuta nelle tabelle A e B del DM 16/8/82), si dovranno utilizzare almento 3 estintori.
Questo metodo è ideale da utilizzare con le attività soggette al controllo dei VVF asseverate prima del 2015.
METODO II - DM 3 Agosto 2015
Anche in questo caso è necessario caratterizzare il rischio di incendio per l'impresa interessata, con un metodo più complesso che porterà ad una spesa maggiore di estintori.
Questo perché il "Testo Unico di prevenzione incendi" permette minori investimenti in termini di strutture e impianti che colmano ampiamente le maggiori spese per l'acquisto degli estintori.
- La valutazione dei rischi va effettuata secondo l'allegato I, al capitolo G.3.
- Una volta ottenuto il profilo di rischio, è possibile calcolare gli estintori secondo il capitolo S.6.
Soluzioni progettuali
|
Calcolo della capacità estinguente
|
|
ESTINTORI DI CLASSE A
|
217A
|
|
Quota ≥ 50% con estintori 34A:
4 x 34A (136A)
|
||
Quota rimanente:
74A
|
||
ESTINTORI DI CLASSE B
|
1489B
|
|
Quota ≥ 50% con estintori 144B:
6 x 144B (864B)
|
||
Quota rimanente:
625B
|
In base alle capacità estinguenti calcolate (217A e 1489B), bisognerà scegliere un numero di estintori tale da coprire tale fabbisogno.
Conclusione
Come al solito ti ricordo che tali soluzioni si prestano bene ad attività semplici e non soggette al controllo dei VVF.
IMPORTANTE
Per i casi più complessi consulta sempre un professionista tecnico che si occupi di prevenzione incendi o sicurezza sul lavoro.
Ricorda anche che l’art. 46 del DLgs 81/08 prevede che nei luoghi di lavoro “devono essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l’incolumità dei lavoratori”.
Nei luoghi di lavoro, anche con un solo dipendente, DEVONO essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l'incolumintà dei lavoratoriPer cui è sempre necessario almeno un'estintore; utilizzando il DM 10 Marzo 1998, puoi facilmente adeguare la tua attività con una spesa esigua.
Qualora invece ti trovassi in una situazione in cui devi investire molti soldi per un pesante adeguamento antincendio, se il progettista userà il nuovo codice di prevenzione incendi (DM 3/8/2015), sarai costretto ad acquistare un numero maggiore di estintori. In compenso avrai ottime probabilità di risparmio sulla spesa totale (muri tagliafuoco, porte, impianti di rivelazione, ecc...).
Rimango a tua disposizione per le relative consulenze in materia di prevenzione incendi.
Alla prossima.
RIFERIMENTI:
- DM 10 Marzo 1998 - "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro";
- DM 3 Agosto 2015 - "Testo Unico di prevenzione incendi";
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