19/03/17

POS: consigli utili per la redazione

di Ing. Andrea Rattacaso - Versione 1.0 ?

Il POS è un elemento importante per l'applicazione delle misure di sicurezza di un impresa esecutrice nel complesso sistema delle attività di cantiere. La sua corretta redazione aiuta il coordinamento con le altre imprese offrendo maggiore sicurezza a tutti gli addetti ai lavori. 

Il cantiere edile è un luogo dove si svolgono delle attività temporanee e, eventualmente, coordinate tra di loro; tali attività, svolte dalle ditte esecutrici, devono essere accompagnate da un POS, ossia il piano operativo di sicurezza, redatto a loro cura e responsabilità.

Tra i contenuti minimi e obbligatori del POS, che puoi consultare nella tabella seguente, ci sono le informazioni che dovranno essere utilizzate nella pratica dai lavoratori della ditta esecutrite, attività guidata dal capocantiere.


Contenuti minimi POS
(ai sensi del DLgs 81/08, all. XV, punto 3.2.1
a)
Dati identificativi impresa esecutrice:

1.
il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;

2.
la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;

3.
i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;

4.
il nominativo del medico competente ove previsto;

5.
il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;

6.
i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;

7.
il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa;
b)
le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice;
c)
la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro;
d)
l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere;
e)
l’elenco delle sostanze e miscele pericolose utilizzate nel cantiere con le relative schede di sicurezza;
f)
l’esito del rapporto di valutazione del rumore;
g)
l’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
h)
le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;
i)
l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere;
l)
la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.

Se il POS non contiene tali informazioni, può essere rifiutato dal coordinatore CSE/CSP e far ritardare il lavoro, rischiando anche di far brutta figura con il committente che, ricordo, è il datore di lavoro di tutte le ditte esecutrici (il che gli dà una responsabilità mostruosa).

Inoltre, il CSE/CSP redige il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e, senza dei POS corretti non può realmente coordinare un bel niente.

Come si redige il POS: alcuni consigli



Il POS è il documento dove si descrive come le misure di prevenzione e protezione generali della ditta esecutrice (consultabili nel documento di valutazione dei rischi DVR) siano contestualizzate per una particolare commessa.

Questo presuppone che, a monte, esista già un DVR che possa essere il padre del POS, ossia il riferimento per la sua stesura.

Purtroppo però spesso capita che già il DVR dell'impresa esecutrice sia fatto male, magari redatto con un software che elabora della valutazioni dei rischi molto generali e calzanti per tutti i tipi di lavoro. Ne consegue che:
Senza un DVR che contenga le reali valutazioni dei rischi, è difficile trovare riferimenti validi per preparare il POS
Infatti, visto che il POS è la contestualizzazione della valutazioni dei rischi per un particolare lavoro o commessa, la difficoltà sta solo nel rendere più specifiche delle valutazioni già fatte in precedenza o, a limite, valutare dei nuovi rischi mai incontrati.

Altro punto importante è la praticità di utilizzo: il POS deve essere facilmente consultabile da chi sovrintende i lavori, ossia il capocantiere, ossia il preposto ai sensi del DLgs 81/08:



Un POS di facile consultazione può essere realmente utilizzato nell'attività di cantiere, perché sposa la praticità per cui è stato richiesto.
Per cui spazio a:
  • gli allegati con le sintesi delle procedure monofoglio;
  • le planimetri A4 con schema blocchi e disegni esplicativi;
  • qualsiasi altro supporto che migliori la comprensione delle procedure di sicurezza.
Ultimo punto (ma ce ne sarebbero altri che per esigenze editoriali non posso trattare), è l'aggiornabilità del POS:

Il POS deve essere flessibile, ossia facilmente aggiornabile con le variazioni delle condizioni di cantiere e con le considerazioni del coordinatore della sicurezza CSP/CSE.
Tale flessibilità dipende dalla struttura del POS: se è vero che i contenuti devono almeno seguire l'allegato XV del DLgs 81/08, è anche vero che tali informazioni possono essere esposte adeguatamente per velocizzare il suo aggiornamento.

La modalità di strutturare il POS dipenderà dalla competenza e l'esperienza del consulente di cui ti avvalerai, oppure dalla tua esperienza, qualora avessi seguito già un corso come RSPP per la tua azienda.

Ciò che conta è comprendere che nella sicurezza sul lavoro bisogna limitare al minimo la produzione documentale e  scrivere solo quello che serve per eseguire il lavoro in sicurezza.

Albert Einstein diceva:
Bisognerebbe rendere tutto il più semplice possibile, ma non troppo semplice.

Nell'essenza di questa frase si trova anche la ricetta per redarre un POS di qualità: scrivere tutto nel modo più semplice, ma non così semplice da trascurare le esigenze della sicurezza.

Ricorda che:
Un impresa esecutrice non può soddisfare a pieno le esigenze del cliente se poi si verificano infortuni che bloccano i lavori.
Perciò, se vuoi puntare ad essere un impresa di qualità, non ti resta che iniziare a prendere sul serio la redazione del tuo piano operativo di sicurezza.

Saluti

PS: convegno sulla sicurezza in cantiere

Se vuoi approfondire i concetti trattati nell'ultimo mese, ti ricordo l'evento che ci sarà giovedì prossimo:


Magari ci incontreremo per una chiacchierata. Clicca sul link per saperne di più:




PS2: il blog LAVORASICURO

Ti segnalo anche un nuovo blog molto interessante che aperto il Geom. Valerio Cinelli, un collega con esperienza ventennale sulla sicurezza che da anni ha anche preso come impegno l'informatizzazione della gestione tecnico amministrava legata alla sicurezza.



Con il post di oggi si conclude la parentesi dedicata alla sicurezza dei cantieri. 
Qualora avessi bisogno di una consulenza per la redazione corretta del POS, attualmente collaboro con l' Ing. Martina Mattioli che ha un'importante esperienza come coordinatore CSP/CSE e che è estremamente competente nell'assistenza alle ditte artigiane tecniche edili.




RIFERIMENTI:



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