10/01/15

Perché il datore di lavoro è il miglior RSPP che un azienda possa avere

di Ing. Andrea Rattacaso - Versione 1.1 ?

In Italia il 49% del datori di lavoro assume anche il ruolo di RSPP; il restante 51% affida questo compito ad altri, forse pensando di avere meno responsabilità. Purtroppo però non è così e si perde una grande occasione per risparmiare soldi che potrebbero essere investiti diversamente.

Nel più recente studio sui Datori di Lavoro (DdL), commissionato dall'INAIL, circa il 49% di loro svolge anche la funzione di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Il restante 51% dei DdL si affida ad una altra persona che deve avere dei requisiti precisi, dettati dall'art.32 del DL 81/08.

Cercherò di andare subito al punto, in modo da renderti subito chiara la situazione.

Dal punto di vista del DdL, in pratica si possono individuare tre casi:


OPZIONI SCELTE
VANTAGGI
SVANTAGGI
1
DdL RSPP
Il DdL partecipa ad una formazione adeguata ai rischi della sua azienda, assumendo poi egli stesso il ruolo di RSPP
- Maggiore conoscenza della tipologia di rischi dell'azienda

- Risparmio economico (si paga solo la formazione più eventuali consulenti) 

- Piena libertà di azione, con potere decisionale e di spesa
- Minore percezione dei livelli di sicurezza in azienda;

- In alcuni casi si spende molto in consulenti esterni (ingegnere, psicologo, ecc..)
2
RSPP interno
Il DdL fa formare un suo dipendente in base ai rischi specifici della propria azienda, nominandolo poi RSPP;
- Maggiore conoscenza della tipologia di rischi dell'azienda

- Risparmio economico (si paga solo la formazione più eventuali consulenti)

- Maggiore conoscenza della percezione dei rischi dal punto di vista dei dipendenti
- Minore percezione dei livelli di sicurezza in azienda;

- In alcuni casi si spende molto in consulenti esterni (ingegnere, psicologo, ecc..)

- Libertà di azione e obiettività limitata, in quanto il dipendente spesso è penalizzato dalla volontà contrastante del DdL

- Spesso il dipendente non viene pagato per al'assunzione di questo ruolo, perciò lo svolge male
3
RSPP esterno
Il DdL affida l'incarico ad un consulente esterno, con i requisiti adatti per gestire la sicurezza nell'azienda.
- Conoscenza approfondita dei rischi

- Nessun costo di formazione RSPP


- Maggiori margini di miglioramento della sicurezza aziendale


- Piena obiettività, non essendo un dipendente.
- Costi economici maggiori (relativi alla nomina di RSPP)


- Il RSPP ha minore conoscenza della tipologia di rischio specifico per azienda, perciò è maggiormente subordinato alla collaborazione con il DdL.

Nonostante l'attività di RSPP esterno sia uno degli ambiti più remunerativi della mia professione, quando la legge lo consente, spingo sempre affinché il datore di lavoro diventi egli stesso un RSPP con il mio affiancamento esterno.

So bene che ci sono casi in cui il DdL troverebbe molti vantaggi ad affidare la gestione della sicurezza ad un esterno, ma valuta i vantaggi che potrebbero scaturire da questa soluzione:

SOLUZIONE
(quando la legge lo consente)
Datore di lavoro
RSPP
+
Consulente esterno

In questo modo si sommano più vantaggi, tutti a beneficio dell'azienda:

Maggiore conoscenza delle tipologie di rischio, specifiche per l'azienda
+
Conoscenza approfondita dei rischi
Risparmio economico
+
Maggiore efficienza nel pianificare gli interventi di miglioramento
Potere decisionale e di spesa
+
Conoscenza di ciò che realmente è necessario fare, limitando di fatto gli sprechi
Parere interno all'azienda
+
Parere esterno all'azienda

E la somma di questi vantaggi, porta ad ulteriori benefici:
  • maggiori incentivi alla collaborazione;
  • cooperazione con i lavoratori;
  • maggiori occasioni di confronto;
  • controllo reciproco dei compiti assegnati;
e sicuramente tanti altri che non mi vengono in mente.

Nel tessuto imprenditoriale italiano, fatto per più del 90% di piccole e medie imprese, sono davvero rari i casi in cui un DdL non possa svolgere anche il ruolo di RSPP.

Molte volte i DdL credono che affidando questo compito ad un altro si scarichino anche le responsabilità, ma questa è una convinzione profondamente sbagliata:
Il datore di lavoro è sempre responsabile dell'azienda. Il RSPP è solo co-responsabile, cioè al massimo potrà avere le stesse responsabilità del datore di lavoro se non segnala le non-conformità relative alla sicurezza.
Quindi, per quanto riguarda le responsabilità, il DdL non avrà quindi alcun vantaggio nell'affidare la gestione della sicurezza ad un esterno, ma sarà solo una spesa aggiuntiva che potrebbe non esser necessaria.

Invece, se un DdL assume il compito di RSPP, potrà comunque affidare le valutazioni dei rischi ad un consulente esterno pagando solo la prestazione professionale.

Probabilmente qualche mio collega storcerà il naso e avrà tanto da criticarmi, ma sono certo che il primo pensiero di ogni consulente che si occupa sicurezza sul lavoro è fare in modo che tutto funzioni al meglio.

E, se è vero che "l'imprenditore deve avere la diligenza del buon padre di famiglia", non vedo perché un genitore debba affidare la protezione della propria casa ad un esterno, se non per rare eccezioni.

Proprio come per una vera famiglia:
La salute e la sicurezza sul lavoro sono una responsabilità condivisa con tutti i lavoratori
RIFERIMENTI



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